>da Via de’ Ginori si allunga tra Via Guelfa e Piazza San Lorenzo.
Prima di prendere il nome dell’autorevole famiglia Ginori, per un suo tratto è stata Via di San Lorenzo di Sopra e per un altro Via del Canto del Bisogno. Zona San Lorenzo.
A Firenze, quella dei Ginori è stata una famiglia molto attiva nella vita pubblica della città, alla quale ha dato 5 gonfalonieri di giustizia e 26 priori.
Ma in realtà, c’è chi ha fatto anche di più: dalla famiglia dei Neroni sono venuti 8 gonfalonieri di giustizia e 28 priori. E chi erano i Neroni? Un’altra famiglia molto nota di Firenze, il cui palazzo principale si trova lungo Via de’ Ginori, per l’appunto.
Palazzo Ginori e Palazzo Neroni sono quindi due delle maggiori residenze costruite, ampliate e restaurate lungo questa strada, che oggi conserva un’aria nobiliare, tra ristoranti, botteghe, gioiellerie e pelletterie.
Mentre Palazzo Ginori, abbellito da affreschi settecenteschi, oggi è un luogo privato, Palazzo Neroni è da tempo sede della Soprintendenza archivistica della Toscana.
Nei paraggi delle due dimore si trova un’altra residenza prestigiosa: la casa eretta da Cosimo de’ Medici, ossia Palazzo Medici Riccardi, i cui bei giardini si affacciano proprio su Via de’ Ginori.
Con 4 curiosità!
Luoghi d’interesse in via de' Ginori
Palazzo Medici Riccardi e Giardini
Palazzo Medici Riccardi è stato il primo grande palazzo dei Medici. Qui vissero Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, e qui hanno operato alcuni dei più grandi artisti italiani: Donatello, Michelangelo, Botticelli, per citare i più illustri.
Ha visto il periodo buio dell’esilio dei Medici da Firenze, ma al loro rientro è stato di nuovo da loro occupato, per poi essere preferito al Palazzo della Signoria. Poi, nel Seicento, è stato venduto al marchese Gabriello Riccardi e si è abbellito anche delle opere di Luca Giordano.
Ma la famiglia Riccardi lo ha poi ceduto al demanio e, in seguito, è stato acquistato dalla Provincia di Firenze. Infatti, oggi è sede della Città Metropolitana, della Prefettura e dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
Neanche a dubitarne, anche il giardino che dà su Via de’ Ginori è un trionfo di piante, fontane monumentali e sculture. Tra queste ultime, possiamo citare la Giuditta e Oloferne di Donatello, poi spostata al Palazzo Vecchio.
Pur essendo utilizzata da enti istituzionali, Palazzo Medici Riccardi è aperto al pubblico. Sul sito ufficiale è possibile consultare gli orari d’ingresso.
Un discendente della famiglia Ginori, Leonardo, sposò Caterina Soderini. Di tale Caterina, pare che fosse invaghito il duca di Firenze, Alessandro de’ Medici. E Lorenzino de’ Medici, suo lontano cugino, lo sapeva bene. Con un astuto tranello, è riuscito ad attirare il duca in casa propria, citando il nome di Caterina. E così è riuscito ad assassinarlo.
Caterina Soderini e Leonardo Ginori hanno avuto un figlio, Bartolomeo, dalle fattezze erculee. Pare che fosse altro 2 metri e mezzo e che abbia fatto da modello a Giambologna nel suo Ratto delle Sabine, che oggi si trova nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria.
Presso Palazzo Ginori, nel corso dei secoli, si sono incontrati illustri poeti per un appuntamento a suo tempo chiamato conferenze sulla Vita Italiana. Sappiamo che hanno avuto occasione di partecipare Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio e Pasquale Villari.
Oggi il Giardino del Palazzo Medici Riccardi sarebbe una location perfetta per eventi e matrimoni. E a questo ci avevano pensato, ovviamente, anche i padroni di casa: nel giardino sono avvenuti i festeggiamenti del matrimonio di Lorenzo con Clarice Orsini, ma anche la festa in onore di Galeazzo Maria Sforza.