Via della Spada

>da Via de’ Tornabuoni a Piazza degli Ottaviani, situata nella zona di San Pancrazio.

Via della Spada è una strada del centro storico di Firenze, situata nella zona di San Pancrazio, va da Via de’ Tornabuoni a Piazza degli Ottaviani.

 

Questa è una delle strade più antiche della città. Infatti, dobbiamo immaginarla come prolungamento del decumano della Florentia romana, che oggi è Via degli Strozzi, nella direzione della città di Pistoia e secondo la Via Cassia.

 

Il suo primo nome è stato Via San Pancrazio, perché la strada “usciva” dalla porta che aveva lo stesso nome della chiesa dedicata al santo, situata nei dintorni. 

Ed essa proseguiva nella campagna, tracciando un percorso tra borgate fiorentine nate nei pressi delle porte dei diversi ordini di mura: Borgo di San Pancrazio e Borgo di San Paolo.

 

In altre parole, Via della Spada è stata per lungo tempo quel borgo intitolato al santo.

Perché è stata chiamata così? Una ragione provata ad ora non c’è. Il cambio di nome è avvenuto nel Settecento e l’ipotesi più accreditata fa riferimento all’insegna di una rinomata  taverna della zona. In questa strada, infatti, doveva esserci un gran viavai di viandanti in cerca di ristoro lungo la Cassia.

 

Una particolarità di Via della Spada è Palazzo Dudley, dalla singolare forma a cuneo. Si trova all’angolo con Via della Vigna Nuova. In precedenza, è appartenuto alla famiglia Rucellai e, nel Seicento, è stato acquistato dal figlio del favorito di Sua Maestà Elisabetta I d’Inghilterra: sir Robert Dudley, Conte di Northumberland.

 

Anche qui, lungo la strada, sono stati realizzati tabernacoli in onore di santi o alla figura di Maria. Uno è stato realizzato da Niccolò di Tommaso e raffigura San Sisto papa. In prossimità dell’abside dell’ex chiesa di San Pancrazio, ci sono il Cristo dolente e una Madonna con bambino

Ma il sito più prestigioso di Via della Spada è di certo la Cappella del Santo Sepolcro, inglobata nell’ex chiesa.

Con  4 curiosità!

Luoghi d’interesse in via della Spada

Ex chiesa di San Pancrazio e il Museo Marino Marini

Ex chiesa di San Pancrazio e il Museo Marino Marini

In quella che ancora oggi è Piazza San Pancrazio, esistevano un monastero e anche un ospedale, sempre intitolato al giovane martire Pancrazio, per l’appunto.

 

Annessa al complesso c’era anche l’ex chiesa. Dopo alterne vicende, è stata addirittura trasformata in una Manifattura di Tabacchi, ma questo è avvenuto nell’Ottocento. 

 

Molto tempo prima, nel Quattrocento, Giovanni Rucellai ha commissionato a Leon Battista Alberti la ristrutturazione della Cappella del Santo Sepolcro. La particolarità di questo sito consiste nel suo riprodurre, in scala, il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Per fortuna, nonostante secoli di dominazioni e trasformazioni, i discendenti della famiglia Rucellai sono riusciti a preservare la cappella.


Il complesso oggi ospita il Museo Marino Marini. Marino Marini è uno dei più illustri artisti del Novecento italiano. Nato a Pistoia, ha studiato a Firenze e poi a Milano. Questo museo esiste grazie a una donazione artistica dello scultore alla città e dall’intenzione di fare dell’ex chiesa di San Pancrazio un luogo di cultura.

Ex chiesa di San Pancrazio e il Museo Marino Marini
1° Curiosità

Borgo San Pancrazio era una strada piena di osterie e alberghi per i viaggiatori. Qui, di certo, circolava parecchio vino. Ma, soprattutto, era necessario trovare un modo efficace per segnalare i punti di ristoro. Gran parte delle persone non era in grado né di leggere né di scrivere, quindi insegne e frasche erano i simboli scelti per segnalare la presenza di trattorie.

1° Curiosità
2° Curiosità

L’ex chiesa di San Pancrazio spesso era chiamata chiesa di Brancazio, da branca, cioè zampa in lingua latina. Infatti, una zampa di leone è simbolo di questo sestiere.

2° Curiosità
3° Curiosità
  1. Quando la famiglia Rucellai si recava alla messa presso la Cappella del Santo Sepolcro, erano i monaci vallombrosani a officiare la liturgia. Questi erano soliti offrire ai fedeli un dolce a base di pinoli, chiamato “pinocchiato”. Dopo la Santa Messa, naturalmente.
3° Curiosità
4° Curiosità

Sir Robert Dudley era anche conte. Conte di Northumberland, per l’esattezza. Per i fiorentini questo titolo doveva essere un po’ troppo difficile da pronunciare. E quindi per loro sir Dudley era il conte di Northumbria.

4° Curiosità
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